Museo Giacomo Bove

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La gente di Maranzana, pur vivendo in un paese a vocazione agricola, è sempre stata attratta da un profondo richiamo del mare. Molti, infatti, sono stati i marittimi che hanno solcato i mari per lavoro. Fra tutti, il più celebre e prestigioso navigatore Giacomo Bove. Nato a Maranzana il 23 aprile 1852, già a otto anni, quando gli occhi di un ragazzino potevano perdersi soltanto tra vigne e campi, diceva con convinzione: “Voei andé ‘n mar”. E perseguì subito il suo luminoso percorso. Suo padre credette in lui e riuscì a iscriverlo all’Accademia Navale di Genova, con l’impegno di procurarvi il vino per tutto il suo periodo di studi. Giacomo non tradì la sua fiducia e, visti gli ottimi risultati, fu incoraggiato a seguire la sua predisposizione.

Sottotenente di vascello, partì per il Borneo e il Giappone, ma l’avventurosa impresa che lo proiettò nella sua intramontabile fama fu la partecipazione alla famosa esplorazione al Polo Nord con la nave Vega. Fu scelto fra altri 12 ufficiali e, quando gli venne comunicato che aveva ottenuto la nomina, commentò: “Bisogna aver vegliato notti e notti sopra una carta geografica, essersi consumati gli occhi su un atlante, aver sognato mille volte le imprese dei più grandi navigatori del passato per sentire ciò che io sentii”. In due anni, dal 1878 al 1879, venne scoperto il Passaggio a Nord-Ovest dall’Atlantico al Pacifico! La nave Vega, quando approdò nel porto giapponese di Yokohama, fu ricevuta con un’accoglienza entusiastica: era stata una impresa memorabile mai raggiunta prima!

Cartografo, scienziato, antropologo, il suo contributo alla spedizione fu insostituibile per le sue osservazioni idrografiche e geografiche, mentre, durante la navigazione, raccolse anche informazioni meteorologiche, zoologiche, botaniche e marine. Giacomo non si fermò ed effettuò altre avventurose spedizioni in Patagonia, nelle Terra del Fuoco, in Sud-America e in Congo. In paese, la sua famiglia sopravvive nella pronipote Franca Bove, sempre presente a tutte le manifestazioni in onore del suo celebre antenato. Morì a soli 35 anni, ma lasciò un ricordo indelebile. Giacomo Bove non subì la storia, la scrisse. Le sue gloriose spoglie riposano nel Cimitero di Maranzana.