Sulla panchina delle tre amiche

Hanno lavorato tutta la settimana nelle vigne e ora chiacchierano felici

21 – Sulla panchina delle tre amiche

Maranzana è stata dichiarata a pieno titolo dall’UNESCO come Buffer Zone del Patrimonio Paesaggistico Vitivinicolo dell’Umanità per la bellezza del suo panorama di vigneti. Oggi sembra strano ma non è sempre stato così! Nel Medioevo il vino non era il solo principale prodotto della zona perché si produceva legna da ardere ma anche legna di rovere e castagni con la ricca raccolta di castagne. Ancora prodotti per la mensa: fave, ceci, fagioli e lenticchie e si coltivavano il grano e il granoturco. Fiorente era l’allevamento dei bachi da seta e la lavorazione della canapa. Allora l’uva si raccoglieva in ceste di vimini e a dorso di asini veniva portata nelle case dove avveniva la vinificazione domestica in grosse giare di terracotta. Il vino ottenuto si trasportava in bisacce di pelle di pecora o di capra. L’uva moscato era rara e veniva consumata preferibilmente alla tavola dei ricchi, mentre la Barbera comparve solo verso il 1750 però la sua coltivazione si estese rapidamente. Il vino di allora era un prodotto ottenuto miscelando diverse qualità di uva e perciò ricco di aromi peculiari. Era: “El ven del Pais”.

Due Donne stanno sedute sulla panchina in via Cesare Battisti. Sono grandi amiche e hanno lavorato tutta la settimana nelle vigne delle Giere. Adesso che è domenica mattina si sono agghindate tutte eleganti e, di ritorno dalla Messa, indugiano aspettando un’altra loro amica che tarda a raggiungerle. Però, eccola che arriva! Gioconda si ferma a parlare: “Mi sono fatta aspettare ma avevo da fare!”. Lei è l’ultima in paese ad allevare ancora i bachi da seta che in paese è considerata una specialità. Questa attività la impegna parecchio e non ha tempo per fermarsi a lungo. Saluta e veloce torna a casa.