Ecco il famoso armatore inglese, che amava moltissimo l’Italia e il paese di Maranzana
Il luogo
In cima a via San Giovanni , alla biforcazione, adesso andremo a sinistra continuando a salire verso il centro storico per via Giacomo Bove. In fondo al versante di questa parte del paese, nei tempi passati e per molto tempo, fu sfruttata una cava a cielo aperto di materiale cementizio, tanto che venne asportata una gran parte del dosso della collina. Il materiale di sterro venne usato come riempimento per rialzare via Giacomo Bove e una parte della piazza Marconi cosicché la parte bassa degli edifici esistenti fu parzialmente interrata. Tuttavia, da molto tempo la cava ha perso la sua valenza redditizia ed è stata abbandonata, però, ancora nell’800 presso la Cascina Bianca sorgeva una Fornace di mattoni che utilizzava materiale del posto. I tempi cambiano e il piazzale, dove un giorno si alternavano i carri che caricavano la sabbia da costruzione, è stato utilizzato a lungo come campo da calcio per la gioventù maranzanese.
La storia
Proprio all’inizio, via Giacomo Bove fa una doppia curva. Qui sorge un gruppo di case che davanti hanno un piccolo slargo, oggi, adibito a parcheggio. Su questo piazzale, si affacciano due case contigue. Una di queste era la casa di un famoso armatore inglese che amava moltissimo l’Italia e il paese di Maranzana. Per molti anni non mancò mai di ritornarvi nei mesi estivi dove, ormai, era diventato una figura famigliare. La gente attendeva il suo arrivo e qui troviamo la sua amata figliola, Peggy, bambina simpatica e molto socievole, che gioca felice e beata sotto il cielo azzurro e nel sole caldo della nostra estate.