L’ambulatorio

Una volta l’Ambulatorio era qui

8 – L’ambulatorio

Avanziamo in via Roma. Lo stradario di Maranzana ha avuto nei tempi passati vicende travagliate e complesse. Diverse vie hanno cambiato il loro nome per le varie e mutate situazioni storiche e politiche. Un esempio tra tutti, via Roma era chiamata via Sottana per poi diventare via del Littorio, mentre un suo tratto, che era via Umberto I e poi via Michelino Bianchi (quadrumviro fascista), è stato in seguito dedicato a Candida Ottazzi, uccisa per la sua coraggiosa opera di staffetta partigiana. Per di più, la viabilità è tipica del periodo medioevale in
cui Maranzana costituiva un valido baluardo difensivo. Per questo ci sono tratti di strada nel concentrico molto stretti come dei budelli per cui, quando nei tempi andati un carro tirato da buoi doveva passare, si mandava avanti il ragazzino di casa per gridare l’avviso in modo da evitare incroci impossibili.

In questa installazione viene ricordato un Dottore così buono che non può venire dimenticato. Qui sta visitando un Anziano. Per i suoi pazienti è un amico! Li ascolta, li consola, li rassicura con un fare paterno e comprensivo. Questo medico prescriveva anche medicine, ma più spesso consigliava rimedi derivati dalla tradizione contadina, con piante e erbe di origine naturale, efficaci pur se empirici. Quando il paziente si alzava per andarsene, se era anziano e magari doveva appoggiarsi al bastone, il Dottore non mancava di accompagnarlo alla porta e lo aiutava a scendere i tre scalini dell’ingresso. Spesso i paesani riconoscenti gli portavano una gallina, un fiasco di vino, qualche uovo….Il Dottore alzava gli occhi dietro le spesse lenti degli occhiali e accettava per non offendere il donatore. Sapeva che era un atto di riverente gratitudine! Nei momenti critici passava la notte a casa del malato e se poi questi doveva essere portato in ospedale lo accompagnava sull’ambulanza.