Gli anziani

Al praticello in via Cesare Battisti

19 – Gli anziani

I boschi che circondano Maranzana sono sempre stati considerati una peculiare ricchezza del paese, tanto che l’8 novembre 1855 l’Amministrazione Comunale stabiliva le norme per mettere all’incanto “le foglie secche”. L’asta aveva un suo curioso cerimoniale. Il banditore accendeva una o più candele vergini e le licitazioni potevano essere avanzate fino alla loro più completa consumazione. L’offerta sul filo del definitivo spegnimento dell’ultima fiammella era quella ritenuta valida senza possibilità di variazioni. In quel tempo, anche le foglie secche erano considerate un provento utile per ristorare le spese del Comune e una risorsa per il riscaldamento delle case. Senza contare che potevano essere raccolte e usate come strame nelle stalle. Nulla andava sprecato! O tempora! O mores!

Ci sono tanti anziani in paese, dai gesti ormai lenti, dai passi cauti, con voci prudenti. Sono andati nelle vigne a travajié fin che hanno potuto, ma adesso hanno lasciato il posto ai figli. Ognuno di loro ha una storia, ognuno un suo passato e i suoi ricordi. Tutti, però, hanno provato la stessa fatica del vivere. Cichen e il Fratello, ormai non più giovani, seduti sulla panchina, stanno commentando ciò che avviene sulla via. “Ai nostri tempi, le cose andavano meglio e la gente si comportava con più rispetto!” Comunque bisognava controllare chi tornava dalle vigne per chiedere notizie sull’andamento della produzione dell’uva. Inoltre bisognava commentare gli effetti del tempo e informarsi sulle rese e sul come lavorano i mezzadri….Così trascorre il lungo pomeriggio…