Ai vasi di Lucia c’era la sala da ballo
Il luogo
Siamo saliti per via San Giovanni e siamo arrivati al concentrico di Maranzana che si apre con un bivio. Da una parte continua a salire su via Giacomo Bove, ma noi continuiamo in piano per via Roma. Subito a destra troviamo la casa che ai tempi del fascismo era stata quella del Podestà. Sua figlia Lucia non mancava mai di curare all’esterno i vasi di fiori che ingentilivano quel tratto di strada. Contiguo si trova un grande locale che per tanto tempo è stato destinato a Sala da Ballo. Era il luogo di ritrovo più frequentato di Maranzana. Per la musica non c’era problema: suonavano veri musicisti con vere orchestre! Questa Sala era rinomata anche nel circondario e apriva sempre i battenti per la Festa Patronale di San Giovanni il 24 giugno e per Santa Emerenziana a cui è dedicata la Chiesa Parrocchiale. Però il ballo più atteso era il Ballo della Leva. Splendida occasione per festeggiare un evento unico e irripetibile nella vita di un giovane che si affacciava alla maturità!
La storia
All’inizio di via Roma troviamo le coppiette dei Giovani, che accaldati dal ballo, sono usciti a prendere “un po’ d’aria”, come si diceva ma, in realtà, per parlarsi segretamente. Qui fuori sono lontani dagli occhi delle Mamme, sempre presenti per sorvegliare le figliole, e che, al momento, però, sono rimaste sedute al loro posto ad ascoltare la bella musica. Le giovani ne approfittano, mentre sfoggiano per l’occasione gli abiti più eleganti. Si dice che le ragazze di Maranzana fossero considerate come le più belle del circondario e che attirassero i giovani dei paesi vicini. Questa competizione non era gradita ai giovanotti locali per cui a volte si verificavano anche baruffe per la conquista di una di loro. Quando la festa volgeva al termine, le ragazze uscivano accese in volto e sorridenti e i Giovani continuavano a cantare per strada, sino a fare le ore piccole.